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Foto Alex begnis |
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COMUNE DI PIAZZA BREMBANA
Lettera del Sindaco
Carissimi concittadini,
piu' che mai come in questa occasione
sento di essere vicino ad ognuno di voi
e responsabile dell'intera cornunità.
Improvvisamente la nostra storia è cambiata,
in un modo che nessuno avrebbe pensato e previsto.
Improvvisamente le nostre vite rispondono a ritmi e abitudini diversi.
Emergono le paure, le tensioni e le preoccupazioni.
Ora la grande sfida, placata l'emergenza,
consisterà nell'essere capaci di modificare le nostre abitudini
e ritornare a vivere in un clima sereno.
Questa Pasqua diventa per tutti, credenti, non credenti,
fedeli di religioni diverse,
un punto di incontro di una nuova comunita' umana,
che dovrà reinventarsi e scoprire nuovi obiettivi e nuove sensibilità.
Le nostre fragilita', a nudo, non possono essere
che l'occasione di una profonda revisione
e di un incisivo dialogo tra persone e comunita'.
Esprimo un grandissimo ringraziamento della comunità a: Medici,
Infermieri, Personale, Sanitario,
che hanno impersonato con pieno titolo e impegno
la vocazione intrinseca a tali professioni: Volontari in ambito sanitario,
Croce Rossa Italiana, altre associazioni, Volontari Ospedalieri
che hanno rinunciato alla propria incolumità per servire il prossimo,
Operatori Commerciali, Negozianti, Cassiere e ogni lavoratore
esposto al rischio di contagio, che è rimasto al proprio posto
per soddisfare le esigenze primarie e le necessita'
di ognuno di noi; Forze dell'Ordine e Vigili del Fuoco
sempre concentrati vicini alle comunita'
e pronti a tendere la mano;
i Volontari che stanno operando sul nostro territorio
per soddisfare le esigenze dei piu' fragili;
avendo messo davanti gli altri alle proprie paure.
Un altrettanto grande ringraziamento a tutti coloro che nel silenzio
e nell'umilta', stanno contribuendo con perizia, ingegno e rispetto
a sostenere il prossimo e il processo di tutela comunitario.
Un grande saluto anche ai sacerdoti
con particolare attenzione al nostro don Andrea
per la vicinaza alla comunita'
in questa imperscrutabile difficolta'.
Un messaggio di vicinanza va anche a tutti gli Operatori
che a vario titolo, ogni giorno si raffrontano
con le sofferenze di chi nelle nostre comunita'
e' stato colpito.
Un ringraziamento ed un augurio sincero anche a tutti gli Enti
i Sindaci, gli Amministratori, i Dipendenti che come una grande rete
si sono espressi in un intenso lavoro a tutela delle comunita'.
Siamo tutti vicini e stiamo dimostrando unita',
siamo tutti sofferenti e stiamo dimostrando compostezza,
siamo tutti stanchi e stamo dimostrando tenacia.
L'impegno comune, dara' certamente buoni risultati
che saranno visibili nella gioia di chi, anche fra i piu' fragili
avra' la forza di rialzarsi e di sorridere.
Un caro saluto
ed un intenso augurio Pasquale,
IL SINDACO
Stefano Ambrosioni |
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L'Eco di Bergamo il 30 aprile ed il 1° maggio 2020
ha distribuito gratuitamente
(grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, Uniacque, un gruppo
di imprenditori e professionisti comaschi)
la bandiera
ROSSO CUORE - NOI AMIAMO BERGAMO
per offrire un simbolo di rinascita ai propri lettori bergamaschi
duramente colpiti dal Coronavirus Covid-19
VEDI L' ECO DI BERGAMO
IL MEMORIALE - OGNI VITA E' UN RACCONTO
Tutto il dolore diverrà memoria, nel silenzio delle nostre pianure.
Perché Noi amiamo Bergamo.
Vedi anche la pagina
1° maggio 2020
ROSSO CUORE - NOI AMIAMO BERGAMO
una bandiera sui balconi di Piazza Brembana |
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IGIENIZZAZIONE STRADE
In accordo con il servizio intercomunale di Protezione Civile
della Comunità Montana, si provvede alla igienizzazione
delle zone antistanti le aree pubbliche e private
ove vi sia maggior movimento di cittadini.
CORONAVIRUS - INFORMAZIONI
Per informazioni e notize aggiornate, consultare i seguenti indirizzi:
SITO INTERNET COMUNE DI PIAZZA BREMBANA
http://www.comune.piazzabrembana.bg.it
PAGINA FACEBOOK COMUNE DI PIAZZA BREMBANA
https://www.facebook.com/comunepiazzabrembana/
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LA TESTIMONIANZA DI CHI È GUARITO
Intervista di Eleonara Busi a Paolo Regazzoni di Piazza Brembana
«Quando ho riaperto gli occhi ho visto l'inferno»
Un mese in ospedale, due settimane di terapia intensiva
e poi il ritorno a casa, a Piazza Brembana.
E' il resoconto del calvario vissuto da Paolo Regazzoni,
che il 9 marzo è stato ricoverato all'ospedale di San Giovanni Bianco prima
e al Papa Giovanni XXIII di Bergamo poi,
dopo aver contratto il Covid 19 in forma aggressiva.
Uno dei primi sintomi che ho riscontrato
è stata una fortissima congiuntivite,
impossibile da debellare anche con antibiotici
racconta Paolo
Poi è iniziata la tosse, sempre più forte che è sfociata in una febbre
Così la moglie Flavia decide di caricare il marito in macchina
e partire per il pronto soccorso di San Giovanni Bianco,
dove è rimasto una notte.
Il giorno successivo la gravità della situazione era ormai chiara,
tanto da giustificare un trasferimento all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Qui è stato ricoverato per due giorni nel reparto infettivi,
ma le cure non davano gli effetti sperati.
E così i medici sono passati alle misure "drastiche":
Terapia Intensiva e intubamento.
Non me ne sono quasi reso conto
continua Paolo
Sono stato sedato mentre ero in Terapia Intensiva
tanto da non ricordare nemmeno il motivo per cui mi trovassi lì.
Più che avere paura, ho provato lo stress: fra frequenti esami e controlli,
non ho neanche avuto il tempo di spaventarmi.
Psicologicamente, però, è stata dura.
Ho avuto la fortuna di incontrare un amico dell'alta Valle,
infermiere al Pronto Soccorso,
che in quei momenti mi ha dato forza
e per me è stato uno stimolo a non mollare.
Non auguro a nessuno un'esperienza del genere,
perché massacrante a livello fisico e mentale.
Nella mia sfortuna, però, mi ritengo una persona fortunata:
c'erano persone che durante questo calvario
non hanno avuto la possibilità di vedere
dei volti amici oppure comunicare a casa.
Paolo ha vissuto l'emergenza coronavirus
osservandola dal suo cuore
pulsante,
in quello che è stato l'ospedale centro della pandemia in Italia.
Quando sono entrato, tutto fuori era ancora aperto,
dai ristoranti alle palestre.
Le perdite che ci sono state le ho vissute per sentito dire.
Quando ho riaperto gli occhi, però, ho visto l'inferno:
una volta uscito dalla Terapia Intensiva sono stato portato in reparto,
prima in Pneumologia e poi in Gastroenterologia.
Ma tutto l'ospedale era adibito nella sua interezza al Covid,
c'era un'emergenza tale che i reparti di fatto non esistevano nemmeno più.
Il 4 aprile Paolo mette finalmente piede fuori da quelle mura,
il Coronavirus gli ha lasciato 13 chili in meno.
Inizia la quarantena domiciliare, completamente isolato dai famigliari,
poi arriva l'ultimo tampone: è negativó, Paolo è guarito.
A casa mi hanno accolto con le lacrime agli occhi,
ma bisognava rimanere in isolamento
e quindi non ho potuto riabbracciare tutti immediatamente.
La ripresa sta andando bene, ogni giorno è sempre meglio.
Quando sono risultato completamente negativo
ho iniziato a fare i primi passi attorno a casa mia.
Da qualche tempo ha ripreso anche il proprio lavoro da istruttore di guida,
ovviamente nel pieno rispetto delle norme sanitarie.
È una malattia sconosciuta a tutti
conclude
per cui tanto di cappello a medici e infermieri,
che hanno fatto cose incredibili.
Non so se il virus mi abbia lasciato degli strascichi per quanto riguarda la mia salute.
Ma ora sono qui, sto bene e mi sento una persona fortunata
(Intervista fatta il 14 giugno da Eleonora Busi)
Bollettino Parrocchiale
L'alta Valle Brembana Luglio 2020 |
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4 APRILE 2020
Intervento di sanificazione presso la RSA Don Stefano Palla
pianificata da ATS di Bergamo con una Task Force
composta di militari dell'Esercito Italiano e Russo
ed il supporto della Protezione Civile. |
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- 2 aprile 2020 - |
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VEDI ANCHE: |
CALENDARIO MANIFESTAZIONI EVENTI A PIAZZA BREMBANA |
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